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Chocolate Café
 
Chocolate Café 2012-05-17 11:00:04 Locuste
Voto medio 
 
6.4
Qualità 
 
6.0
Quantità 
 
5.5
Servizio 
 
7.0
Prezzo 
 
7.0
Opinione inserita da Locuste    17 Mag, 2012
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Recensione

Data di visita
Marzo 25, 2012
Recensione
Chi si trovasse a visitare il centro di Baku da straniero, eventualità non più così improbabile visti gli stretti rapporti d'affari che la capitale azera intrattiene ormai con molti stati dell'Europa continentale, verrà sicuramente prima o poi indirizzato al Chocolate: non soltanto perché questo ricco e fortunato locale ha ben quattro "filiali" sparse dentro e fuori le mura della città vecchia, ma anche perché si tratta decisamente di uno dei ristoranti più "occidentali" della città, nell'aspetto e nella filosofia. Non a caso i menu sono in inglese e in russo, la musica di sottofondo rigorosamente lounge con un tocco francese, e anche i prezzi risultano più alti della media locale. L'insieme è piacevole, ma proprio queste caratteristiche, insieme alla scarsa generosità delle porzioni, non ne fanno l'indirizzo migliore per avvicinarsi alla gastronomia azera.

Il locale da noi testato è quello di Kiçik Qala, a due passi dall'ingresso della magnifica città vecchia risalente al XIII secolo (oggi patrimonio dell'UNESCO). Come da tradizione il ristorante vero e proprio è al piano interrato - per raggiungerlo basta scendere pochi gradini - ma sul lato opposto della strada è stata ricavata una veranda coperta che ospita altri tavolini; il Chocolate infatti, è anche (se non soprattutto) un bar dove gustare l'immancabile çay (tè), ma anche cioccolata, come dice il nome, e persino un rarissimo caffè fatto in casa. Il menu, come detto, propone qualche incursione nella cucina internazionale, con tanto di club sandwich e "enchiladas" alla messicana; la base, comunque, è costituita da genuini piatti azeri.

Spiccano, tra gli antipasti, gli stuzzicanti funghi fritti, mentre le pietanze vere e proprie ruotano intorno alla solita carne di agnello: il lüle kebab, vero e proprio piatto nazionale, non è particolarmente entusiasmante ma merita comunque un assaggio per i novizi. Altrimenti si può optare per le costolette d'agnello o per i più originali chicken rolls, involtini di pollo ripieni di albicocche e prugne secche: saporiti, anche se la porzione è troppo risicata. Disponibili anche alcuni piatti a base di pesce, il cui prezzo lievita però al di sopra dei 15 manat (altrettanti euro): il più interessante, per l'utilizzo di materie prime locali, è senza dubbio lo storione con salsa di melograno. Dolci non testati in occasione della nostra visita; da bere, oltre alle classiche birre d'importazione come Heineken ed Efes, c'è la locale Xirdalan, prodotta a breve distanza dalla città.
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