Ristorante La Montina Hot
9219
0Add
Indirizzo
Via / piazza
via Cascina Montina (via Toscana) 30
Città
Cesano Maderno
Regione
Lombardia
Provincia
Milano
Informazioni
Giorno di chiusura
martedì e mercoledì
Orari
sera, domenica anche mezzogiorno. Sabato a pranzo solo su prenotazione
Coperti
300
Prezzi
35-40 €
Carte di credito
Sì
Note
Prenotazione consigliata
Contatti
Telefono
0362-551597
Telefono alternativo
320-0189268
Sito internet
E-mail
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Opinione autore
Ristorante La Montina
2012-05-16 21:08:39
Locuste
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Opinione inserita da Locuste 16 Mag, 2012
Ultimo aggiornamento: 15 Giugno, 2016
#1 recensione - Guarda tutte le mie opinioni
Ultimo aggiornamento: 15 Giugno, 2016
#1 recensione - Guarda tutte le mie opinioni
Recensione
Data di visita
Mag 24, 2011
Recensione
ATTENZIONE: Dal momento della nostra ultima recensione, il ristorante ha cambiato proprietà e gestione. Menu e caratteristiche del locale potrebbero pertanto essere cambiati.
Forse non tutti sanno che... tra Lentate e Bollate, proprio nel cuore dell’altomilanese più grigio e urbanizzato, il Parco delle Groane offre un insperato rifugio agli amanti della natura e del verde. Ma anche per i meglio informati è difficile credere che in due minuti, dalla trafficatissima arteria Milano-Meda, si possa raggiungere un luogo fuori dal tempo come la vecchia cascina Montina, risalente almeno al 1500 e oggi accuratamente ristrutturata, circondata da boschi lussureggianti e dal silenzio della vicina oasi LIPU.
In questo quadro già di per sé invitante, la robusta cucina a base campagnola - sia pure adattata per un pubblico molto numeroso e variegato - fa il resto: per rendersi conto di quanto siano genuini i prodotti del ristorante, basta girare intorno alla cascina e fare una visita all’allevamento, che ospita fra l’altro (vero fiore all’occhiello dell’azienda) un buon numero di cinghiali.
Rispetto al passato, il locale si è un po' allontanato dal modello dell'agriturismo per puntare su un menu più vario ma anche più costoso. Malgrado l'impressione iniziale, comunque, la qualità generale resta buona e tutt'altro che standardizzata; la tradizione fa la parte del leone, anche se non manca qualche tocco di ricercatezza. Gli antipasti, comunque, sono classici e molto solidi: assaggio di salumi (salame, speck e crudo con melone), ottima pancetta piacentini con "pizzicotti fritti" e tortini di asparagi al formaggio. Un’adeguata preparazione per i primi che costituiscono il vero piatto forte della casa: ovviamente le pappardelle al sugo di cinghiale fanno la parte del leone, ma non è certo da sottovalutare il delicato risotto con basilico e robiola, leggero e ben digeribile anche nella stagione calda. Tra le altre proposte anche il risotto alla menta, per almeno due persone.
Malgrado recentemente siano stati introdotti nel menu alcuni piatti a base di pesce, il piatto forte del locale resta la carne: alla griglia è possibile provare tutti i tagli possibili, dalla più che discreta costata all'entrecote, passando per il filetto. Meno convincente, ma l'assaggio risale a qualche tempo fa, la tagliata di manzo con pomodori, rucola e verdure grigliate; non mancano preparazioni più elaborate come il maialino rivoltato con pancetta. Diversi i vini interessanti in lista, tra cui il Montepulciano d'Abruzzo, anche il Merlot Piave "Attimi" proposto dalla casa si difende bene.
Conclusione affidata a dessert abbastanza fantasiosi: ben riuscito il carpaccio d’ananas con pepe rosso e gelato ai frutti di bosco, forse qualcosa da rivedere nel tortino di cioccolato e ricotta, ma il meglio lo dà l'eccellente panna cotta alla menta. Non ci sono amari o grappe della casa.
Forse non tutti sanno che... tra Lentate e Bollate, proprio nel cuore dell’altomilanese più grigio e urbanizzato, il Parco delle Groane offre un insperato rifugio agli amanti della natura e del verde. Ma anche per i meglio informati è difficile credere che in due minuti, dalla trafficatissima arteria Milano-Meda, si possa raggiungere un luogo fuori dal tempo come la vecchia cascina Montina, risalente almeno al 1500 e oggi accuratamente ristrutturata, circondata da boschi lussureggianti e dal silenzio della vicina oasi LIPU.
In questo quadro già di per sé invitante, la robusta cucina a base campagnola - sia pure adattata per un pubblico molto numeroso e variegato - fa il resto: per rendersi conto di quanto siano genuini i prodotti del ristorante, basta girare intorno alla cascina e fare una visita all’allevamento, che ospita fra l’altro (vero fiore all’occhiello dell’azienda) un buon numero di cinghiali.
Rispetto al passato, il locale si è un po' allontanato dal modello dell'agriturismo per puntare su un menu più vario ma anche più costoso. Malgrado l'impressione iniziale, comunque, la qualità generale resta buona e tutt'altro che standardizzata; la tradizione fa la parte del leone, anche se non manca qualche tocco di ricercatezza. Gli antipasti, comunque, sono classici e molto solidi: assaggio di salumi (salame, speck e crudo con melone), ottima pancetta piacentini con "pizzicotti fritti" e tortini di asparagi al formaggio. Un’adeguata preparazione per i primi che costituiscono il vero piatto forte della casa: ovviamente le pappardelle al sugo di cinghiale fanno la parte del leone, ma non è certo da sottovalutare il delicato risotto con basilico e robiola, leggero e ben digeribile anche nella stagione calda. Tra le altre proposte anche il risotto alla menta, per almeno due persone.
Malgrado recentemente siano stati introdotti nel menu alcuni piatti a base di pesce, il piatto forte del locale resta la carne: alla griglia è possibile provare tutti i tagli possibili, dalla più che discreta costata all'entrecote, passando per il filetto. Meno convincente, ma l'assaggio risale a qualche tempo fa, la tagliata di manzo con pomodori, rucola e verdure grigliate; non mancano preparazioni più elaborate come il maialino rivoltato con pancetta. Diversi i vini interessanti in lista, tra cui il Montepulciano d'Abruzzo, anche il Merlot Piave "Attimi" proposto dalla casa si difende bene.
Conclusione affidata a dessert abbastanza fantasiosi: ben riuscito il carpaccio d’ananas con pepe rosso e gelato ai frutti di bosco, forse qualcosa da rivedere nel tortino di cioccolato e ricotta, ma il meglio lo dà l'eccellente panna cotta alla menta. Non ci sono amari o grappe della casa.
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