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Trattoria Cooperativa La Ragnatela 2012-05-24 21:23:35 utente
Voto medio 
 
8.0
Qualità 
 
10.0
Quantità 
 
7.0
Servizio 
 
10.0
Prezzo 
 
5.0
Opinione inserita da utente    24 Mag, 2012
Ultimo aggiornamento: 24 Mag, 2012
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Recensione

Data di visita
Marzo 20, 2008
Recensione
Se non la conosci sicuramente non ci arrivi, ma quando l'hai scoperta inevitabilmente ci ritorni. E' una casa isolata a Scaltenigo di Mirano che attira l'attenzione per il numero di automobili parcheggiate al suo esterno. Accostiamo anche noi: eccoci nella Ragnatela.
Una sala da pranzo senza troppe pretese crea subito un ambiente disteso, capace di mettere a proprio agio, anche se la dominante bianca che pervade tutta la stanza è la prima avvisaglia del fatto che non ci stiamo addentrando in una realtà propriamente "familiare". La conferma arriva dal menu: anche nella semplicità dialettale della prima sezione di pietanze, si intravede un'accurata ricerca del prodotto particolare e di qualità.

L'avventore della Ragnatela si trova dunque di fronte a due tipologie di menu, può scegliere tra due tendenze culinarie, due approcci diversi alla cucina: la prima parte denominata "La tradizione" consiste in piatti tipici della tradizione veneta (bigoi mori in salsa, baccalà alla veneziana); la seconda parte, chiamata "Il mercato e la ricerca", lascia via libera alla sperimentazione e all'estro dello chef che riesce a comporre tavolozze alimentari con funamboleschi accostamenti di tutto rispetto (polpettine di pesce in crosta di pistacchi, ravioli di faraona e asparagi). Nonostante che i piatti appartengano alla tradizione veneta, la loro presentazione è estremamente innovativa, una riuscita commistione tra antico e moderno, tra classico e avanguardia che, combinata all'ottimo servizio, rende la cena estremamente piacevole.

Imperdibili (se la stagione lo permette) le tipiche moeche fritte, piatto sconosciuto ai più e praticamente introvabile al di fuori della regione. Se le pietanze a base di pesce lasciano completamente soddisfatti, non è però lo stesso per la carne. Il manzo al miele con caramello alla salsa di soia, cuore di coscia di vitello in crosta di pistacchi di Bronte e patatine croccanti al timo impallidisce di fronte ai prodotti del mare: nonostante l'accurata presentazione risulta un piatto piuttosto scialbo, sicuramente non riuscito. Non dimentichiamo infine che nel menù del ristorante sono presenti quasi tutti i presidi Slow Food del Veneto.
Una cena completa richiede una spesa di circa 30-35 € a testa vini esclusi.

Martina Bernareggi
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