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PappaMondo 2004

Quando si parla di multiculturalità e globalizzazione si va ad affrontare un terreno minato, rischiando di avventurarsi in violente e infinite polemiche. L'associazione Terre di Mezzo sceglie di affrontare la questione dal lato positivo: non soltanto perché si occupa di cibo - opera di per sé meritoria - ma soprattutto perché mostra gli esempi più riusciti di integrazione, quelli in cui ristoratori e commercianti stranieri hanno saputo portare con sé tratti significativi della propria cucina e della propria cultura senza entrare in conflitto con gli abitanti del luogo.

PappaMondo (editrice Berti) è una guida che, basandosi su questi presupposti, presenta i migliori ristoranti stranieri delle città selezionate (Milano, Roma e Genova), con particolare attenzione al rispetto delle tradizioni culinarie, ma anche ad aspetti pratici come i prezzi e la facilità di parcheggio nelle zone adiacenti al ristorante.

Per quanto riguarda Milano, nella guida curata da Massimo Acanfora (pagg.192, 8.50 Euro) si possono trovare le recensioni di 220 ristoranti stranieri, affiancate dagli indirizzi di centinaia di altri locali (take-away, kebab, sushi bar...) nonché degli indispensabili negozi dove acquistare le specialità etniche. Succinta ma interessante la sezione dedicata alla cultura gastronomica, in cui i curatori propongono un vocabolario per orientarsi fra i piatti più "misteriosi" e una trentina di appetitose ricette provenienti da tutto il mondo, per chi ambisce a cimentarsi in prima persona in cucina.

La sezione strettamente dedicata ai ristoranti è preceduta da tre utili indici che permettono di scegliere il locale preferito in base all'area geografica di riferimento, al prezzo (dai 15 ai 35 €) o al nome. Le recensioni vere e proprie sono invece suddivise per continente: Africa, America, Asia, Europa e Fusion (mix di cucine da tutto il mondo). Facile intuire che a Milano dominano Cina e Giappone, che dispongono ormai di interi quartieri, e la moda del sushi non è certo estranea a questo successo. Tra le curiosità troviamo però anche l'esplosione dei ristoranti peruviani e anche piatti provenienti da Nigeria e Romania.

Recensioni accurate con grande attenzione al menu e riferimenti molto precisi per i visitatori: recapiti, orari d'apertura, giorno di chiusura, numero dei coperti, soprattutto prezzi. Da segnalare anche la sezione dedicata ai ristoranti fuori porta per tutte le Locuste della Lombardia.

Tra le altre guide della stessa casa: PappaMondo Genova (pagg.96, 7 €), PappaMondo Roma (pagg.128, 7.23 €), Le ricette di PappaMondo (pagg.80, 7 €), nonché PappaMilano sui locali tradizionali milanesi (pagg.128, 8.50 €).
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Bar d'Italia del Gambero Rosso 2004

Sostituendo ai classici "cappelli da cuoco" le tazzine e i chicchi di caffé, la guida ai bar d'Italia del Gambero Rosso è diventata negli ultimi anni un punto di riferimento per tutti i locali italiani: ora sono in 926 a contendersi il massimo dei voti, con 14 premiati come migliori bar del Bel Paese. Il meccanismo è semplice: le tazzine indicano il giudizio complessivo sul locale (ambiente, pulizia, servizio, offerta di cibi e bevande), mentre i chicchi valutano la bontà del caffé servito: da discreto a eccellente. Tanto per soddisfare la curiosità, la regione che si guadagna la palma dei migliori locali è il Piemonte: ben 4 gli esercizi segnalati. Ma oltre ai premiati, ci sono ben 62 bar a un passo dall'eccellenza: una crescita davvero significativa rispetto alle scorse edizioni della guida.

La guida, venduta soltanto in combinazione con "Viaggiarbene del Gambero Rosso" (pagg.648, 16.50 Euro), è curata da Laura Mantovano. Oltre all'intrigante metodo di valutazione offre recensioni sintetiche ma precise per ogni locale: storia, arredamenti, offerta di aperitivi, cocktail e stuzzichini trovano spazio nella breve valutazione dei bar. Non mancano gli utili orari d'apertura. Unico appunto è la segnalazione non sempre corretta e puntuale dei prezzi.

I locali recensiti sono ordinati in ordine alfabetico secondo la città in cui hanno sede: il libro si chiude però con altri indici che consentono di scegliere il proprio bar preferito anche in base all'offerta di happy hour o alla loro apertura notturna. Da segnalare anche la sezione dedicata ai bar dei grandi alberghi.

Innumerevoli le altre guide realizzate dal Gambero Rosso: fra le novità segnaliamo Roma del Gambero Rosso 2004 (pagg.224, 10 €) e il classico Almanacco del Berebene (pagg.384, 7.50 €), ma anche la guida ai Vitigni autoctoni (pagg.240, 13 €).
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Osterie e Trattorie Milanesi

Se il tempo della Milano da bere è ormai tramontato, la Milano da mangiare non sembra, per fortuna, conoscere crisi; e a chi sostiene che nella metropoli lombarda "non c'è più la cucina di una volta" si può ancora rispondere per le rime. La guida di Enzo Redaelli, edita dalla Libreria Meravigli (pagg.175, 8 Euro) non fa concessioni all'estetica, va diretta al punto: il libro potrà forse apparire spartano, ma contiene le recensioni di quasi 120 tra locande, osterie e ristoranti tradizionali. Privilegiata la cucina locale, milanese o più in generale lombarda, ma non mancano le eccezioni provenienti da altre regioni (Sardegna, Sicilia, Abruzzo, Puglia, Toscana) se non addirittura da altri paesi. Per quanto riguarda le location si va da antiche trattorie a bar ristrutturati, così come si passa da atmosfere familiari e senza pretese a locali più eleganti e ricercati.

A guidare la composizione del libro sono soprattutto criteri di praticità: le osterie sono suddivise a seconda della zona della città in cui si trovano, immediatamente individuabile in una semplice ma efficace piantina (anche se è comunque presente un indice alfabetico). Per ogni locale sono indicati non soltanto i riferimenti più classici, ma anche dati interessanti come il tipo di cucina, l'ambiente (da "rustico" a "raffinato") e soprattutto la presenza di parcheggi nelle zone adiacenti. Qualche perplessità desta l'indicazione del prezzo, non segnalato direttamente ma valutato su una scala da 2 a 4: da rilevare comunque che molte delle osterie recensite promettono un pasto completo sotto i 20 €.

Le recensioni, compilate accuratamente ma senza concessioni alla "letteratura" spicciola, sono documentatissime sulla storia dei ristoranti e sulla vicenda personale dei proprietari, offrendo così un gustoso spaccato della tradizione culinaria milanese prima di passare al vero e proprio menu. Non manca qualche foto ad illustrare interni ed esterni dei locali segnalati.
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Rassegna Gastronomica del Lodigiano

Si è conclusa lo scorso 8 dicembre la quindicesima edizione della Rassegna Gastronomica organizzata dall'Azienda di Promozione Turistica del Lodigiano, che aveva preso il via il 4 ottobre. Alla rassegna hanno aderito ventisette tra ristoranti e trattorie della provincia di Lodi, che proponevano quasi ogni giorno un ricchissimo menu di piatti tipici del luogo e, in alternativa, un menu degustazione.

Il menu principale, offerto a un prezzo variabile tra i 23 e i 33 € a seconda del ristorante, comprendeva i piatti più noti e apprezzati del lodigiano: fra l'altro Pannerone, "Raspadura" di Grana lodigiano, luganega (la classica salsiccia locale), pancetta lodigiana, bolliti misti, cotechino, polenta, brasato d'asino e, nelle zone più vicine al Po, frittura di fiume. Compresi nel prezzo anche i vini del Consorzio Volontario Vino D.O.C. "San Colombano" (una bottiglia ogni due persone), l'acqua minerale San Pellegrino e il caffè Hag; per i bambini era previsto un menu speciale a 13 €.

Il menu degustazione, offerto a 16 € da tutti i ristoranti aderenti alla rassegna, era costituito da una serie di assaggi di piatti della tradizione contadina. A tutti i partecipanti alla rassegna è stato regalato il volume "La cucina di Lodi", un ricettario curato da Vittorio Bottini.

Per ulteriori informazioni vi rimandiamo al sito della rassegna. Il prossimo appuntamento sarà nel 2004 con la seconda Rassegna Gastronomica di Primavera, dal 16 febbraio al 21 aprile. Vedi anche il sito dell'Azienda di Promozione Turistica e www.lodionline.it.

Ecco l'elenco dei ristoranti che hanno partecipato all'iniziativa:

Antica Osteria del Cerreto - via dell'Abbazia 5, Abbadia Cerreto - tel. 0371-471009
Girasole - via Mantovana 48, Orio Litta - tel. 0377-944785
L'Osteria del Castello - via Ricetto, nella corte del Castello, S.Colombano al Lambro - tel. 0371-201091
Una Restaurant - via Emilia loc.S.Grato, Lodi (c/o Una Hotel) - tel. 0371-410461
Trattoria del Cacciatore - Tavazzano con Villavesco, località Pezzolo - tel. 0371-761990
Tenuta del Boscone - Maleo, Strada per Pizzighettone - tel. 0377-442051
Antica Trattoria Mombrione - via Valsasino 2, S.Colombano al Lambro - tel. 0371-200495
Trattoria Torretta - piazza Sommariva 4, Lodi fraz. Torretta - tel. 0371-413547
Cascina Lorenza - via Aldo Moro 12/14, Chieve - tel. 0373-648685
Osteria Cologno - via Libertà 1, Casalmaiocco fraz. Cologno - tel. 02-98270005
La Caplania - strada Serafina 11, S.Colombano al Lambro - tel. 0371-897097
Laus - viale Europa 36, Lodi Vecchio - tel. 0371-44921
La Contrada - via Sortita 9, Pizzighettone - tel. 0372-744013
Gerette - via Lodi 9/b, S.Colombano al Lambro - tel.0371-89283
La Barbina - Cascina Barbina, Lodi - tel. 0371-67946
Trattoria Bocchi - via Leopardi 1, Comazzo - tel. 02-9061038
Isola Caprera - via Isola Caprera 14, Lodi - tel. 0371-421316
Trattoria Tiramisù - via S.Angelo 5, Villanova del Sillaro fraz. Bargano - tel. 0371-219094
S.Rocco - via Cavour 19, S.Angelo Lodigiano - tel. 0371-90729
Antica Osteria Lungoladda - Corte Palasio, loc. Casellario - tel. 0371-72242
Locanda del Sole - via Manzoni 47/49, Corno Giovine - tel. 0377-67777
Vecchia Corte - via Cavour 22, Casalpusterlengo - tel. 0377-81004
La Colombina - Strada Provinciale 26, Cascina Colombina, Bertonico - tel. 0377-85189
Cacciatori - via Adda 5, Bisnate di Zelo Buon Persico - tel. 02-9065055
Trattoria del Cavallino - via Roma 7, Maccastorna - tel. 0377-700367
Schicchiribicchieri - via Felice Cavallotti 112, Casalpusterlengo - tel.0377-910861
San Lisander - via Orti 2, Bisnate di Zelo Buon Persico - tel. 02-9065190
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Osterie d'Italia 2004

Torna la guida preferita delle Locuste, la Bibbia che ci ha guidato nel primo dei nostri viaggi per l'Italia e che ora, nella sua versione più aggiornata (la quattordicesima!), riprenderà ad allietare le nostre tavole. Curata da Paola Gho, la guida di Slow Food Editore è un vero testo sacro per chi vuol essere Locusta: più di 1600 ristoranti, trattorie e osterie segnalati, con tutte le indicazioni necessarie per raggiungerli e una descrizione dettagliata di atmosfere e menu.

Ma all'indubbia praticità d'uso la guida unisce anche un interesse per la qualità del cibo che è raro trovare in questo tipo di pubblicazioni. E non potrebbe essere altrimenti, dal momento che Slow Food basa la sua esistenza proprio sulla tutela delle tradizioni culinarie e sulla "cultura del cibo e del vino".

Per questo motivo, nella guida trovano spazio soltanto i locali che offrono una cucina genuina, accompagnata magari da un'atmosfera accogliente e da un servizio gradevole: in 180, i più affidabili sotto questi aspetti, si meritano anche il simbolo più ambito della gastronomia italiana, la chiocciola di Slow Food.

Ma tutto questo non deve far pensare ad un libro d'élite, un vademecum per miliardari un po' snob: la guida si propone come un vero aiuto al viaggio per veri viaggiatori, e perciò fra le sue pagine anche l'aspetto economico si fa sentire. Nel libro, infatti, trovano spazio soltanto i locali che offrono un pasto completo a meno di 35 euro, vini esclusi ("limite - scrive Slow Food nella presentazione - che si ritiene possa consentire a qualunque ristoratore di offrire un pasto quantitativamente congruo e di buon livello qualitativo").

Tra le altre caratteristiche della guida, da segnalare le 503 "Bottiglie" assegnate alle cantine più fornite e i 234 "Formaggi" attribuiti alle migliori selezioni casearie. Per il resto, tutto è già stato detto: centinaia di ristoranti raggruppati per regione, con indicazioni chiare e precise su recapiti, prezzi e giorni di chiusura, descrizioni evocative ma mai esageratamente "letterarie" del locale, e 236 novità da scoprire in questa nuova uscita.
Anche il prezzo è tutto sommato abbordabile, se si considerano le 835 pagine della guida: 20,14 € (16 per i soci Slow Food).

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