GastroTour 2004 - Il video
Il videoclip del Gastro Tour 2004 che ha portato quattro intrepidi viaggiatori lungo la costa tirrenica dell'Italia, dalla Liguria alla Campania, alla scoperta di ristoranti e cibi tipici.Regia: le Locuste
Editing: Navigatore Capo
GastroTour 2004
I nostri eroi tornano in missione per un nuovo GastroTour (20-28 agosto 2004) alla scoperta delle prelibatezze d'Italia.Vedere anche le singole recensioni:
Ristorante Vineria La Signora in Rosso
Cantina del Polpo
Vecchia Trattoria Buralli
Da Baffo
Club Gastronomico Magazzino
Ristorante Brizi
Ristorante Casa Rossa 1888
Il Pizzaiolo del Presidente
La Taverna del Leone
Ristorante Pizzeria La Pergola
Trattoria Pizzeria L'Antica Grotta
Rifugio San Gaspare
![]() Il Mastro Coppiere all'opera |
![]() Curiosa toponomastica di Lucca |
![]() Il panorama dal Balcone sul Golfo |
![]() Il Primo Consigliere si imbarca |
![]() Il Navigatore si gusta la pastiera |
![]() Ancora la straordinaria pastiera di Napoli |
![]() Le Locuste si informano |
![]() Cibo e cultura a Firenze |
![]() |
Ristoranti in Viaggio

Ci pensa, è chiaro, la guida curata da Gian Paolo Pinton e Laura Bellinazzo, edita dal Touring Club Italiano nella collana Il Viaggiatore. 1140 ristoranti di buona qualità, con piatti locali, prezzi compresi tra i 10 e i 35 euro e soprattutto a una distanza di 10 km al massimo dalle principali arterie del traffico stradale. Tutti dettagli che non possono non appassionare la vera Locusta.
Nelle schede dei locali, suddivisi per regione, la guida (pagg.352, 10 €) riporta tutte le indicazioni utili: indirizzo, telefono, giorno di chiusura, numero dei coperti, prezzo medio, presenza di parcheggio in zona, e anche - novità - la segnalazione della possibilità di sosta per camion e mezzi pesanti. Interessante l'idea di indicare sulla pagina dedicata a ogni regione le principali specialità gastronomiche da gustare durante il viaggio. I criteri di selezione? Li espongono gli stessi autori: si sono privilegiati i ristoranti frequentati da lavoratori locali, viaggiatori, uomini d'affari, ma anche le mete abituali dei camionisti (notoriamente grandi buongustai!) e quelli che sorgono in località caratteristiche. Segnalata anche la possibilità di pernottare in loco.
Le recensioni, molto sintetiche, sono però ricche di preziosi consigli. Accurate soprattutto le indicazioni stradali per raggiungere i locali segnalati. Da ampliare la sezione dedicata alle regioni del Sud (che in questo caso soffrono, ovviamente, della minor copertura stradale). Il libro si chiude con l'indice alfabetico delle località e un'utile scheda per segnalare e valutare nuovi ristoranti.
Atlante del Mare

In realtà, qualcosa in più potrebbe volerlo. Perché nonostante l'accuratezza della realizzazione, il formato comodo e maneggevole, l'originalità dell'idea, l'Atlante del Mare di Quattroruote (Editoriale Domus, pagg.384, 15 €) resta un ibrido, una via di mezzo, non del tutto soddisfacente né per i viaggiatori di terra né per quelli d'acqua.
In effetti, nella compilazione della guida sembra essersi fatta sentire una qualche incertezza sul tipo di pubblico a cui rivolgersi: marinai in erba che cercano aree di sosta e rifornimento per le proprie barche o viaggiatori "on the road" all'inseguimento di un tratto di spiaggia in cui piantare l'ombrellone? Alla fine, entrambe le prospettive risultano incomplete. Per i "barcaioli" gran parte dell'atlante è inutile: a poco servono le mappe, pur impeccabili, di strade e autostrade, tantomeno gli itinerari descritti con dovizia di particolari. Ma anche per il turista a quattro ruote - scusate il bisticcio - le indicazioni non sono complete. Sulle cartine l'unica distinzione è quella tra costa sabbiosa e non sabbiosa: un po' poco per chi va alla scoperta del litorale italiano senza conoscere preventivamente la zona.
Malgrado tutto questo, l'atlante resta uno strumento prezioso per chi volesse scoprire le bellezze dei mari italiani e non. Fra i tanti lati positivi, da notare l'ampio spazio dedicato alle isole, dalle maggiori alle più piccole. Ineccepibile la sezione "informazioni" in cui sono riportati senza errori indirizzi e recapiti di capitanerie di porto, aeroporti, mezzi pubblici, hotel e ristoranti di tutte le principali località. Pregevoli, anche se ridotte, le pagine dedicate agli itinerari. E la presenza del marchio "Quattroruote" assicura autorevolezza al progetto. Dei difetti si è detto: ma, trattandosi di una novità assoluta, l'atlante non potrà che migliorare nelle prossime edizioni.
Il riso fa buon sangue

La manifestazione svoltasi al Giardino dei Tigli, ormai giunta alla 24°edizione, ha tutti i contorni della sagra paesana, ma all'apparenza amatoriale unisce momenti di grande interesse e prestigio: convegni sulla risicoltura, una mostra sulla meccanizzazione agricola curata da Paolo Nai Oleari e, dulcis in fundo (si fa per dire), l'importante concorso gastronomico "Chicco d'Oro" a premiare il miglior risotto dell'anno.
L'organizzazione curata dal Comune di Sannazzaro e dalla Pro Loco ha sconfitto anche la pioggia: è mancato, è vero, l'accompagnamento musicale, non tutto il resto. I buongustai della zona si sono infatti potuti sollazzare con vari tipi di riso: allo zafferano, ai funghi, allo champagne, alla zucca, alla pasta di salame. Accanto ai primi, braciole e salamelle alla griglia, contorni vari, dolci di farina di riso e un'ottima Bonarda per infliggere ai risotti la più giusta delle esecuzioni.
Tra gli ospiti di eccezione, il presidente della Confraternita del Risotto Sandro Meloni, lo chef Egidio Rossi (presidente della Federcuochi) e un'affamata delegazione da Szashalombatta, città ungherese gemellata con Sannazzaro. La manifestazione è poi proseguita domenica 20 giugno con altri appuntamenti gastronomici e la consegna del premio giornalistico "Marcato - Bella Lombardia" allo scrittore Mino Milani.
Che dire di più? Le Locuste ripartono bagnate ma soddisfatte, incuranti delle zanzare (viene il sospetto che il detto "il riso fa buon sangue" lo abbiano inventato loro) e delle indigestioni. Con la speranza di tornare in loco l'anno prossimo per una nuova edizione della sagra.
Vi lasciamo con la ricetta vincitrice dell'edizione 2003:
RISOTTO AI TRE PEPERONI
Pulire e scottare un peperone rosso, uno verde ed uno giallo. A parte mettere a fuoco lento burro, olio d'oliva e scalogno; a rosatura avvenuta aggiungere riso Vialone Nano o Arborio o Carnaroli. Aggiungere costantemente brodo di tipo vegetale.
A cottura quasi avvenuta, aggiungere pasta di salame rosolata a parte ed i tre peperoni tagliati a dadini sottili. Portare a cottura e mantecare con poco burro e formaggio parmigiano-reggiano. Prima di servire, porre in superficie un pizzico di
prezzemolo crudo tagliato molto sottile. Servire con un vino rosato o pinot grigio.
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