Opinione scritta da utente

17 risultati - visualizzati 11 - 17 1 2 Resultati per pagina:
 
Ristoranti
 
2012-05-22 22:19:03 utente
Voto medio 
 
8.5
Qualità 
 
8.0
Quantità 
 
10.0
Servizio 
 
6.0
Prezzo 
 
10.0
Opinione inserita da utente    22 Mag, 2012
Ultimo aggiornamento: 23 Mag, 2012
Top 10 opinionisti  -  

Recensione

Data di visita
Marzo 30, 2008
Recensione
Ci sono luoghi che, pronunciati, evocano naturalmente la presenza di un’ottima trattoria. Uno di questi è Castellaro Lagusello, tra i borghi più suggestivi d’Italia, ove sorge, all’ombra della torre con le dolci colline alle spalle, La Pesa.
La Pesa non è una trattoria, è un’istituzione, un tempio per chiunque ami la buona (e abbondante) cucina mantovana. Indispensabile prenotare in gruppo, almeno quattro persone, per scegliere gli storici menu (il più equilibrato - a nostro avviso - è il menu degustazione).

Gli antipasti sono un sipario che si apre su un mondo fatto di gesti semplici, ingredienti che si tramandano da anni, culture che permangono. Si parte con polenta arricchita con porcini, salumi locali (gustatevi a lungo la coppa!), luccio in salamoia, croccanti bruschette all’olio e origano.
Le terrine ancora bollenti dei primi sono un trionfo di sapori: tagliatelle al ragù di lepre, bigoli con sugo di germano, tortelli di zucca, risotto coi funghi.

Dopo un rinfrescante sorbetto si riparte con lonza ai funghi e stracotto d’asino con polenta, i formaggi, tra i quali spicca dell’ottimo montasio stagionato e i dolci con un salame dolce che soddisfa anche gli appetiti più esigenti. Tutto viene servito con del buon Bardolino rosso, vino da tutto pasto che non fa rimpiangere qualcosa di più nobile perché, alla Pesa, tutto deve essere vivace, allegro, sincero, come la più bella delle compagnie! All’uscita sarete piacevolmente alticci ma l’imbarazzo crescerà quando vi presenteranno il conto di soli 25 euro per questo pranzo eccellente.
A chi guida, soprattutto, e a tutta la brigata al seguito, consiglio una bellissima passeggiata nel borgo di Castellaro per apprezzarne ancora di più l’atmosfera e per smaltire bardolino e calorie.

psst: non andatevene senza accettare di buon grado il digestivo offerto dal proprietario, si offenderebbe moltissimo!

Lorenzo Filippi
Trovi utile questa opinione? 
00
Segnala questa recensione ad un moderatore
Ristoranti
 
2012-05-21 21:43:57 utente
Voto medio 
 
8.0
Qualità 
 
8.0
Quantità 
 
9.0
Servizio 
 
6.0
Prezzo 
 
9.0
Opinione inserita da utente    21 Mag, 2012
Ultimo aggiornamento: 23 Mag, 2012
Top 10 opinionisti  -  

Recensione

Data di visita
Marzo 03, 2010
Recensione
Prima regola: prenotare! soprattutto per la sera perché chi la conosce meglio di me ed è assiduo frequentatore dice che è sempre pienissima. Noi ci siamo stati un sabato sera e non ho visto neanche un posto lasciato libero, per tutto il tempo della cena, con la gente che si accalca all’ingresso, dove si trova il bancone del bar e la cassa. Credo che in una sera riescano a fare anche 4 turni di cene. L'ambiente è molto semplice e informale, 3 sale piuttosto piccole, ma con la possibilità di tavolate in quella più grande.
L'impressione è ottima da subito: mentre la cameriera preparava il tavolo appena lasciato libero da precedenti avventori, al bancone di ingresso un altro cameriere ci offriva un bicchiere d’aperitivo.

Una volta seduti: scelta nel menù piuttosto ricco tra varietà di primi (soprattutto pasta) e secondi sia di carne che di pesce; è evidente l’influsso della cucina slovena. Io ovviamente mi sono fatta consigliare e quindi non ho potuto fare a meno di prendere una Lubjanska, il piatto più noto e richiesto della trattoria. Si tratta di una poderosa cotoletta con doppio strato di carne farcito di prosciutto e formaggio, il tutto impanato e fritto: un enorme valdostana di circa 20x30cm, se non di più. Date le porzioni pantagrueliche il primo consiglio dei commensali esperti è quello di prendere diversi singoli piatti a cui poter attingere tutti quanti (ovviamente questo consiglio non vale per le vere Locuste che potrebbero godere di un pasto completo). Nel nostro caso abbiamo puntato solo sui secondi di carne, tra cui anche i cevapcici, tipiche salsicce di carne macinata con abbondanza di aglio e spezie; anche in questo caso il piatto contava una quarantina (forse di più..) di salsicce. Ho visto viaggiare per il locale anche interessanti antipasti di pesce...

Per quanto riguarda il bere, birra alla spina e vino rosso della casa fanno egregiamente il loro dovere. Per tutti caffè e grappa o limoncello digestivo, spesso offerto direttamente al bancone. Colpisce sia in positivo, sia in negativo la velocità del servizio: nemmeno un minuto di attesa, quindi non c'è il rischio di perdere la pazienza, ma d'altro canto si avverte un po' di ansia e fretta da parte del personale. Punto a sfavore il caos che regna sovrano, soprattutto per chi mangia nella saletta adiacente all’ingresso dove c’è un continuo viavai di gente; davvero un plauso alle cameriere per l’abilità e velocità nello slalom. Il ristorante è inoltre organizzatissimo: alla fine del pasto prima del caffè vengono servite sportine e piatti in plastica con tanto di fogli di stagnola in cui mettere gli avanzi per portarli con sé!

Alessandra Cianciosi
Trovi utile questa opinione? 
11
Segnala questa recensione ad un moderatore
Ristoranti
 
2012-05-21 15:16:42 utente
Voto medio 
 
9.5
Qualità 
 
10.0
Quantità 
 
10.0
Servizio 
 
8.0
Prezzo 
 
10.0
Opinione inserita da utente    21 Mag, 2012
Top 10 opinionisti  -  

Recensione

Data di visita
Dicembre 02, 2007
Recensione
Entrate nella vostra auto, impostate il navigatore e cercate Sorbara di Asola. Non lo trovate? Bene: allora fatevi guidare dal vostro fiuto e dalla fame che avete, la destinazione è la Locanda del Gastaldo.
Ci troviamo nel mantovano e Sorbara di Asola è uno sparuto gruppo di case tra le quali spicca una costruzione in sasso con ampie vetrate ad arco. L’interno è caldo e accogliente, un grande camino domina la sala principale. Il menù degustazione consente di assaggiare, oltre agli antipasti, tre primi, tre secondi e il dolce. Cominciamo.

Premesso che non vi pentirete di farvi portare una bella brocca del lambrusco della casa, gli antipasti vi saranno serviti su un bel piatto di legno circolare. Inizierete a lasciar sciogliere la dolcissima coppa nel palato quando vedrete apparire sul tavolo due vassoi ovali, uno con polenta e funghi porcini, l’altro con polenta con fonduta di formaggio. Il salame mantovano, il crudo e la pancetta si alternano mentre le fette spariscono progressivamente dal piatto di portata. Si scelgono i primi: noi abbiamo optato per dei bigoli al torchio con speck e asparagi, notevolissimi, capunsei con il burro fuso (per chi non li conoscesse sono tozzi di mollica di pane aromatizzati, davvero gustosissimi) e i mitici tortelli di zucca. Consiglio di assaggiare questi ultimi alla fine perché dato il loro sapore tendono a persistere molto nel palato e quindi potrebbero coprire altri sapori meno intensi.

È nei secondi che la Locanda del Gastaldo esprime al pieno la sua cucina: optiamo per del filetto di anatra con una salsa aromatizzata all’aceto balsamico – superbo -, tagliata di cavallo e costolette d’agnello. La cottura è perfetta e gli aromi sono perfettamente abbinati e mai eccessivi. Concludiamo con un assortimento di torte della casa e una delizia al fiordilatte accompagnata a una piccola brocca di cioccolato caldo fuso.
Il prezzo è imbarazzante: 25 euro a testa. Raccontato appare come una discreta trattoria dalle porzioni abbondanti ma andarci significa scoprire un mondo di sapori autentici e campagnoli conditi da un’atmosfera sobria, discreta eppure così famigliare: ottimo, a parte la cartina!!

Lorenzo Filippi
Trovi utile questa opinione? 
00
Segnala questa recensione ad un moderatore
Ristoranti
 
2012-05-19 23:30:21 utente
Voto medio 
 
7.3
Qualità 
 
10.0
Quantità 
 
6.0
Servizio 
 
8.0
Prezzo 
 
5.0
Opinione inserita da utente    19 Mag, 2012
Top 10 opinionisti  -  

Recensione

Data di visita
Settembre 21, 2007
Recensione
Non chiamatelo agriturismo, prego. “La Fiorida” è un piccolo villaggio, un mondo, un ecosistema perfettamente inserito nella verde cornice che accompagna l’ultimo tratto dell’Adda prima di tuffarsi nel lago di Como. Arrivando a Mantello, qualche chilometro dopo Colico, ci troviamo alle porte della Valtellina ma “La Fiorida” riesce a farvi respirare la stessa atmosfera di un pascolo alpino, il gusto di un rinomato ristorante, il relax e il benessere di una moderna Spa.
Ma entriamo nel vivo. Tutto inizia dal momento in cui si parcheggia l’auto. Nell’aria c’è odore di stalla. Non fraintendetemi, quello di cui parlo è un bouquet vero, autentico, assolutamente naturale e mai aggressivo. Una passeggiata verso gli allevamenti è inevitabile e lo scenario è quello di una vera fattoria. L’accoglienza è sincera, discreta e accorta: ogni sala prende il nome di una stagione. Nella nostra, un bellissimo lavatoio in sasso completa l’arredo essenziale: piccoli tavolini in legno chiaro e vecchi utensili agricoli.

Il menù cambia ogni mese, seguendo le stagioni e il ritmo della natura, non quello dell’uomo. Più del 90% degli ingredienti è autoprodotto e il percorso gastronomico è interessantissimo. Scegliamo come antipasto una selezione dei salumi della Fiorida, ottimi, ben stagionati, particolarmente notevole la bresaola anche se un po’ fresca e uno sformatino di patate e porcini essiccati con crema al Bitto – elegantissimo accostamento che sorprende anche i palati più esigenti. Si prosegue con il risotto mantecato con i fiori di zucca e il formaggio latteria che esalta la tradizione casearia valtellinese con un connubio azzeccatissimo.

La cena si completa con i secondi: scottadito d’agnello alle erbe con cipolle fondenti e lombo di maialetto in crosta alle mandorle. La qualità della carne è eccellente e il taglio è perfetto. I dessert interpretano altrettanto bene la tradizione culinaria locale declinata sempre con gusto: tortino di saraceno con confettura ai mirtilli della Valgerola e Parfait profumato al Braulio con semi di papavero croccante alle mandorle. La scelta del vino non può che cadere su un Sassella del 2003 che consente di sottolineare con il suo corpo deciso tutte le portate. Il conto si aggira sui 45 euro, vino compreso, a testa: in assoluta coerenza con la qualità e l’offerta gastronomica proposte.

Lorenzo Filippi
Trovi utile questa opinione? 
00
Segnala questa recensione ad un moderatore
Ristoranti
 
2012-05-16 21:04:00 utente
Voto medio 
 
7.5
Qualità 
 
8.0
Quantità 
 
8.0
Servizio 
 
8.0
Prezzo 
 
6.0
Opinione inserita da utente    16 Mag, 2012
Top 10 opinionisti  -  

Recensione

Data di visita
Dicembre 16, 2006
Recensione
All'interno di una cascina del '700 accuratamente restaurata un pool di chef ha creato questo interessante e moderno ristorante, dotato anche di un elegante giardino e di una splendida cantina, rifornita con centinaia di bottiglie da collezione. Tutte caratteristiche che rendono il locale adattissimo per ricevimenti e cerimonie, e proprio in occasione di un matrimonio si è svolta la nostra visita.

L'aperitivo, servito all'interno della cantina, si componeva di una serie di assaggi: pizzette, olive ascolane, mozzarelline impanate, spiedini con olive e mortadella o con pomodorini e mozzarella, formaggio grana, bastoncini di zucchine e verdure fritte. Tutto di ottima qualità anche se non certo originale. Decisamente più elaborati - forse troppo - i due antipasti proposti: code di gamberi con rosa di pesce spada alla vinaigrette di lamponi e melograno, e rollè di pollastrella alle erbe con coppa al Barolo all'olio novello.

Decisamente più sostanziosi e di qualità sopraffina i primi: risotto con astice e carote novelle in crema di lattuga e gli ottimi tulipani di pasta fresca con lamelle di zucchine e speck del Tirolo mantecati alla crescenza. Meritano, anche se su un piano leggermente inferiore, anche i medaglioni di vitello in vellutata al Castelmagno serviti come secondo, accompagnati da riduzione di Cabernet con funghi. Senza particolari acuti il dolce (gran composta di frutta, oltre alla torta nuziale). Di qualità invece i vini dell'immensa cantina, specialmente il Cabernet Sauvignon.

MaPpO
Trovi utile questa opinione? 
00
Segnala questa recensione ad un moderatore
Ristoranti
 
2012-05-16 14:00:59 utente
Voto medio 
 
7.3
Qualità 
 
8.5
Quantità 
 
7.0
Servizio 
 
8.5
Prezzo 
 
5.0
Opinione inserita da utente    16 Mag, 2012
Top 10 opinionisti  -  

Recensione

Data di visita
Settembre 26, 2009
Recensione
In epoca medioevale il banchetto era una cosa seria, al pari di tutte le altre arti, e per renderlo ancora più piacevole ci si organizzava con un adeguato accompagnamento: strumenti a fiato, a corda e a percussione, ma anche spettacoli e racconti di fantasia. Oggi i cantastorie non esistono più e anche l'idea di trovare un ristorante a prezzi abbordabili nella centralissima via della Condotta sembra solo una bella favola. Invece il locale in questione esiste e si chiama, appunto, Il Cantastorie: tre sale interne, una delle quali con cucine a vista, e il giovedì e il sabato (grazie alla chiusura al traffico della strada) anche 20 piacevolissimi posti all'aperto. Bellissima atmosfera e servizio molto curato che rende il locale adatto sia per una cenetta intima, sia per compagnia numerosa. Il livello qualitativo è decisamente all'altezza della presentazione: i piatti sono quelli della tradizione fiorentina, cucinati e serviti in modo impeccabile.

Il menu inizia con il gustoso tagliere del Cantastorie composto da prosciutto toscano, finocchiona e salame della Valdarno accompagnato da carciofini sott'olio. Porzioni non eccezionali ma ingredienti di prima qualità. Tra i primi da segnalare il coccino di porcini (zuppa di funghi e verdure) e i maccheroncini alla norcina con stracchino, salsiccia e noce moscata. Ma il piatto forte arriva ovviamente con il secondo: l'ottima bistecca alla fiorentina, in tavola all'onestissimo prezzo di 35 € al chilo, con contorno di patate al forno. Non mancano poi filetto, tagliata di manzo, ossobuco e scaloppine. Da provare anche i dolci, tutti artigianali: salame di cioccolato e torta al cioccolato e pere. Unica eccezione i cantuccini provenienti dalla vicina Prato. Ottimi, e proposti con bassi ricarichi, anche i vini, tra cui spicca il Chianti Riserva "Il Grigio" dell'azienda agricola San Felice.

Paolo Rossi
Trovi utile questa opinione? 
00
Segnala questa recensione ad un moderatore
Ristoranti
 
2012-05-15 14:59:18 utente
Voto medio 
 
6.6
Qualità 
 
5.0
Quantità 
 
7.0
Servizio 
 
6.0
Prezzo 
 
8.5
Opinione inserita da utente    15 Mag, 2012
Top 10 opinionisti  -  

Recensione

Data di visita
Ottobre 14, 2006
Recensione
Per raggiungere la baita si deve lasciare l’auto ad un parcheggio situato alla fine della strada asfaltata, anche se alcuni proseguono in auto ignorando il cartello di divieto di transito. A piedi ci si deve arrampicare lungo la strada sterrata per 20 minuti circa. Tra le altre cose la passeggiata serve a stimolare l’appetito.

Il menu è il seguente: come antipasto salumi vari (bresaola, prosciutto crudo, salame, coppa, lardo, piccoli salamini di salsiccia fresca), insalata russa, cipolle sottaceto, nervetti. Buoni i salumi ma non eccezionale il lardo, ottime anche le cipolle, meno l'insalata russa. Si prosegue con un bis di primi: risotto con funghi porcini, purtroppo molto asciutto, e pizzoccheri, discreti ma non troppo saporiti. Due anche i secondi: stufato di cervo con polenta, anche questo non eccezionale, e costina al forno con patate, più convincente (peccato per le patate troppo dolci). Come dessert, da dimenticare la torta al cioccolato e la torta di mele. Si chiude con caffè e ammazzacaffè vari tra cui liquore al cioccolato. Il prezzo è di 25 euro a persona.

Giudizio finale piuttosto negativo: da una baita di montagna ci si aspettano sempre grandi cose, ma nel caso specifico le aspettative sono state deluse, ancor più se si pensa alle difficoltà incontrate per raggiungere il locale.

MaPpO
Trovi utile questa opinione? 
00
Segnala questa recensione ad un moderatore
17 risultati - visualizzati 11 - 17 1 2 Resultati per pagina:
Powered by JReviews

Ricerca rapida

Regione
Provincia

Login Form

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Credits - Nota legale